Vai ai contenuti
Antonio GIBOTTA



Il mio rapporto con la fotografia è iniziato in modo assolutamente naturale. Ricordo che da bambino mentre guardavo mio padre preparare le sue macchine prima di un lavoro, desideravo che mi portasse con lui, era come se mi sentissi chiamare dalla fotografia, lo sentivo come un bisogno, una specie di vocazione. E quando mio padre, fotografo professionista, mi permise di realizzare i miei primi scatti con la sua Nikon F3, capii subito che nella vita non avrei voluto fare nient'altro che scattare, spesso penso che sia stata la foto a scegliere me e non viceversa. Ho poi avuto la fortuna di trasformare la mia passione in professione, seguendo mio padre e ritrovandomi sul campo fin da giovanissimo
Riguardo l'aspetto tecnico nelle mie fotografie devo fare una distinzione a seconda del lavoro che voglio realizzare. Mi spiego meglio: se ho intenzione di realizzare un reportage di viaggio, raccontare un popolo e la sua cultura, cerco di realizzare una foto pulita, il più possibile per composizione, taglio e colore. Se invece voglio realizzare un reportage, che rispecchi i miei stati d'animo più intimi, vado a realizzare immagini quasi esclusivamente in bianco e nero, a volte mosse, che cerco di far parlare con i loro silenzi, profondi ed enigmatici come i miei neri, foto aperte a diverse interpretazioni da parte di chi le osserva. In me coesistono due personalità, due modi diversi di fare e interpretare la fotografia, una sorta di dott. Jekill e mr. Hyde. Il mio modo di fotografare più che influenzato è direi ispirato da due grandi miti della fotografia: Steve McCurry e Paolo Pellegrin, in particolar modo da quest'ultimo. Hanno due stili opposti, che però ammiro entrambi e dalla cui fusione ho cercato di trovare un mio personale modo di scattare, un mio punto di vista.
Prediligo la fotografia di reportage. Al centro del mio obiettivo ci sono l'uomo e l'attualità delle tematiche sociali. La fotografia è la mia forma di espressione. Sono sempre stato piuttosto taciturno e non amo particolarmente stare al centro dell'attenzione, preferisco osservare e ascoltare ciò che mi circonda e, solo nel momento che ritengo giusto, agire cercando di catturare quello che in fotografia viene definito il momento decisivo. La fotografia mi permette di esternare quello che ho dentro di me senza ricorrere all'uso di mille parole. In tutto ciò c'è qualcosa di magico, emozionante. Cerco di dare potere evocativo alle mie fotografie. Talvolta evocano dolore, sofferenza; altre, gioia.
Prima di intraprendere un viaggio cerco di documentarmi sul luogo che andrò a visitare. Capita che poi, una volta sul posto, l'occhio e l'attenzione siano catturati da eventi diversi. Il più delle volte mi affido all'istinto, non amo le cose programmate, piuttosto viaggio alla costante ricerca di un soggetto interessante. Le ottiche che utilizzo e amo maggiormente sono il 35mm e l'85mm, che non mancano mai nel mio bagaglio. Amo viaggiare in cerca di storie da raccontare, mi piace molto anche ritrarre volti, cercando di far leggere, tra le rughe del soggetto, l'esperienza di vita vissuta, la sfida maggiore è riuscire a far intravedere l'anima attraverso il riflesso degli occhi. Ho un'insaziabile curiosità per le culture e i popoli diversi dal mio. Quando sono in un paese straniero cerco di ridurre al minimo l'impatto, approcciandomi alle persone che incontro con la massima discrezione. Mi riesce abbastanza facile, essendo per natura piuttosto taciturno e riservato. Le persone dopo un po' di tempo dimenticano quasi la mia presenza e riesco, a volte, a ritrarre le loro abitudini quotidiane, certe volte anche estremamente intime, come è successo nel mio recente viaggio in India, dove ho avuto la possibilità di fotografare l'antico rito induista della cremazione, uno dei miei lavori più significativi.


BIOGRAFIA

Antonio Gibotta, nato ad Avellino nell'agosto del 1988, fin da subito si avvicina e si appassiona alla fotografia, osservando da vicino l'opera del padre, un affermato fotografo professionista.

Nel 2006 consegue il diploma in "Grafica pubblicitaria e fotografia".
Lo studio, nel suo caso, è solo la codificazione tecnica del suo talento, che si esprime e si affina attraverso i suoi molteplici scatti. Ben presto trasforma la sua passione in professione, accumulando un notevole bagaglio di esperienza nella realizzazione di lavori, in Italia e soprattutto all'estero, e reportage di viaggio.


Nel mondo della fotografia riesce subito ad intravedere il richiamo dell'elemento artistico, che rappresenta il caposaldo della sua innata passione e alimenta continuamente il suo lavoro di ricerca.


Riesce a ritagliarsi una propria identità fotografica, che ovviamente risente della sua spiccata personalità.
Al centro del suo obiettivo ci sono l'uomo e l'attualità delle tematiche sociali.

Nel 2010 realizza il Reportage Fotografico "In bilico tra modernità e tradizione", in Tanzania, che verrà pubblicato sul mensile fotografico "POTPOURRI".

Nel 2011 il Reportage sul Mercato Del Pesce di Dar Es Salaam e la Fabbrica della Sisal In Tanzania vengono pubblicati su VOGUE.IT .


Membro ANFM, FIOF, TAU-VISUAL (Associazione Nazionale Fotografi Professionisti) e WPJA (Wedding Photojournalist Association), inoltre fa parte degli otto giovani talenti della Fotografia italiana, nominati da Fiof per "Fotografi Trendy". Finalista e vincitore, negli ultimi anni, di numerosi premi internazionali di fotografia:
Inoltre fa parte degli otto giovani talenti della Fotografia italiana, nominati da Fiof per "Fotografi Trendy".


Ha esposto nel 2011 alla mostra fotografica organizzata da Vogue a Palazzo Morando-Milano, per "Vogue Fashion Night out'';

2011: A Lishui, in Cina, Espone le sue fotografie in occasione del
14° INTERNATIONAL PHOTOGRAPHIC ART EXIBITION,
il più importante Festival di Fotografia di tutta la Cina e uno dei più importanti al mondo.


Ad Arles Photography Open Salon e "LE FESTIVAL EUROPEEN DU PORTRAIT PHOTOGRAPHIQUE"  15 juillet / 23 septembre 2012

NEL 2013 ha esposto all' THE EXPOSURE AWARDS EXHIBITION PREMIERED IN OUR NEW YOURK CITY GALLERY.

IN FRANCIA  Alla 14° edizione del 'Festival de Photoreportage BARROBJECTIF', dal 21 al 29 Settembre 2013.


Finalista e vincitore, negli ultimi anni, di numerosi premi internazionali di fotografia:

Premi:

2010: 2° Posto al Polaris Photo Contest 2010 con la foto "Veil of light" categoria "Terre e popoli in viaggio".

2011: Ai FIOF Professional Photography Awards 2011, ottiene 2 Silver e 7 Bronze.

2011: Menzione d'onore per la sua Mostra "L'altra faccia della Tanzania" a R-evolution, convention Fiof.

2011: Nomination al Contest Americano "BLACK AND WHITE SPIDER INTERNATIONAL AWARDS"
giuria presieduta da membri della Magnum, Contrasto, F.lli Alinari .

2011: L'Associazione culturale "PREMIO INTERNAZIONALE NAPOLI CULTURAL CLASSIC" PREMIA IL DOSSIER FOTOGRAFICO "L'ALTRA FACCIA DELLA TANZANIA" DI ANTONIO GIBOTTA.

2011: Espone alla Mostra Fotografica organizzata da Vogue al Palazzo Morando in occasione della "Vogue Fashion's night out Milano".

2011: NATIONAL GEOGRAPHIC ITALIA pubblica una sua fotografia tra le migliori del mese di luglio e tra le finaliste del concorso 2011


2011: Alla Federation European Professional Photographer (FEP) ottiene un gold e un silver nella categoria 'reportage'

2011: Ottiene la GOLDEN CAMERA AWARD dalla Federation European Professional Photographer cat. reportage..

2011: Ottiene una Nomination alla quinta edizione del
MASTER CUP PHOTOGRAPHY, prestigioso contest internazionale
sulla fotografia a colori.


2011: A Lishui, in Cina, Espone le sue fotografie in occasione del
14° INTERNATIONAL PHOTOGRAPHIC ART EXIBITION,
il più importante Festival di Fotografia di tutta la Cina e uno dei più importanti al mondo.

2011: Ottiene la prestigiosa "QEP" (QUALIFICA EUROPEA DEI FOTOGRAFI)

2012: Ottiene la prestigiosa "QIP" (QUALIFICA DI FOTOGRAFO ITALIANO)

Premio G0LDEN CAMERA dalla Federazione Europea Fotografi Professionisti.
2012: 1 gold, 5 silver e 10 bronze al Nikon FIOF Awards Contest;

2012: Primo classificato nella categoria Reportage all' Eté des portraits 2012

2012: 3 °classificato Photographer Travel al Premio internazionale del Canada;

2012: 2° classificato Press al contest PX3 Prix de la Photographie Paris.

2012: Primo classificato nella categoria Reportage all' Eté des portraits 2012

2012: 6 Onorable mention all IPA int'l photography awards 2012

2012: Finalista al THE OPEN 2012 world open of photography competitions

2012: FEP European Professional Photographer of the Year Awards 2012 European Reportage Bronze Camera 2012

2012: The 2012 Readers' Photo Contest Winners People Runner-up: Antonio Gibotta

2013: Nomination alla sesta edizione del MASTER CUP PHOTOGRAPHY, prestigioso contest Americano sulla fotografia a colori.

2013: Al Fondo Internazionale Orvieto Fotografia Viene eletto fotografo dell'anno 2013

2013:  Menzione d'Onore al prestigioso Contest 'PX3', PREMIO DELLA FOTOGRAFIA A PARIGI CON IL REPORTAGE : I FEDELI DEL PAPA DOPO LABBANDONO.

2013:4 Menzioni D'onore  all' 'IPA' (International Photography Awards), prestigioso Contest Internazionale di Fotografia

2013: Bronze Award al 'China International Photographic Art Exhibition' 2013

2013:    Nominee at the 8th Annual  Black & White Spider Awards with: Nominee in Portrait | Holi Festival

NEL 2013 REALIZZA IL SUO PRIMO LIBRO FOTOGRAFICO DAL TITOLO :
C'ERA UN AVOLTA IL VIETNAM.  
IL LINK CHE FA RIFERIMENTO AL LIBRO : http://www.antoniogibotta.com/LIBRI.html


Collabora con l' Agenzia Controluce

















Questo sito  non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della
legge n° 62 del 7.03.2001.

Tutte le immagini presenti su questo sito appartengono ai rispettivi autori
Torna ai contenuti