Street Photography
Fotografie di Salvatore Matarazzo
Qui, libero dai rigori del lavoro, ho trovato la “mia” fotografia, fatta di allegoria e satira, irriverente e quasi grottesca, che esalta la persona protagonista del suo spazio grazie all'uso estremo del flash e a un contatto diretto con il mio soggetto.
Salvatore Matarazzo è un creatore di personaggi di felliniana memoria. La sua fotografia esalta, estremizza dettagli, scava le pelli ed i connotati umani. I soggetti violentemente “flashati” si guadagnano la scena da protagonisti stravolti nelle sembianze umane, trasformati in formidabili maschere sovente consumate e deteriorate dall’implacabile scorrere del tempo.
Il Flash frontale “sparato” in faccia, violento, abbagliante sulla pelle dei soggetti sembra rendere “chiara” l’essenza del personaggio, il suo carattere e la sua storia. Alla stregua di un preciso microscopio la fotografia di Salvatore sembra penetrare molto in profondità oltrepassando le pieghe della carne e della consistenza formale e materica. La “fauna umana” presa in considerazione sembra essere scelta, selezionata secondo caratteristiche e atteggiamenti stravaganti e caricaturali finendo così per risultare perennemente in spiazzante bilico tra realtà e finzione.
E’ forse l’essere nato e cresciuto in una città come Viareggio che può aver contribuito ad ispirare la ricerca fotografica che Salvatore sta portando avanti da ormai molto tempo; un Carnevale reale, un circo nel quale tutti vogliono essere notati e protagonisti portando in scena ognuno le proprie miserie umane, la propria malinconia e la propria finitezza umana. Un teatro, un enorme e sconfinato teatro a cielo aperto è quello sul quale la fotografia di Salvatore getta la sua intensa e spietata luce. Si tratta infatti di una luce violenta, improvvisa, scioccante; un vero e proprio colpo a freddo che inonda la persona “prescelta”. Non si tratta di una luce ammaliante, calda, “poetica” funzionale ad una estetica dell’immagine seducente, armonica o romantica ma di uno “sparo” chiarificatore e fulmineo, impertinente, crudo, amaro dal quale nessuno potrà dirsi mai completamente al sicuro.
"...Cammino in strada. Poco importa se in un pomeriggio qualunque o in una giornata di festa, lungo una via del centro o attraverso quartieri di periferia.
Accanto a me scorre l'anima di una città che si nasconde dietro se stessa, fra i volti e i gesti di tutti coloro che parlano, ridono o, semplicemente, vivono quel luogo in quel momento.
Cerco quest'anima e la sua essenza. Cerco l'adrenalina di una contraddizione perfetta. E la trovo in chi mi sorprende raccontando, a modo suo, un piccolo pezzo della nostra storia.
Oggi, per me, la street photography non è più una via di fuga: è l'anima che pervade tutto il mio lavoro...."
Un flash di luce per scoprire quello che siamo realmente. (V.P)