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Vincenzo FLORAMO



Vincenzo Floramo viaggiatore nel mondo alla ricerca di "nuove terre" e "diverse culture" e' un fotoreporter molto sensibile riguardo tematiche e questioni umanitarie caratterizzate da un alto tasso di emergenza sociale. Proprio per questo motivo il suo merito e' grande, la sua "missione documentaristica" nobilissima e di grande aiuto per l'ampliamento della nostra conoscenza del mondo nel quale viviamo.
In questa occasione il progetto Bestselected si e' impegnato nel selezionare due reportage tratti dal portfolio personale del fotografo realizzati in due campi profughi situati in Birmania ed in Thailandia. In "Natural born Stateless" Floramo cattura e documenta con superba professionalita' le tragiche condizioni di vita in cui versa la minoranza musulmana di etnia Rohingya; confinata da circa un anno  nel campo profughi vicino a Sittwe capitale dello stato del Rakhine, in Birmania al confine col Bangladesh dal momento in cui sono scoppiate le violenze contro i Musulmani da parte della maggioranza Buddhista. Degna di nota in questo caso la scelta attuata dal fotografo che ,dimostrando le proprie spiccate capacita', orienta lo sguardo sul presente ed il futuro prossimo del popolo Rohingya: le madri assieme ai propri figli appena nati; i quali,  venuti alla luce nel campo, proprio come i loro genitori si trovano nella degradante situazione di essere privati dei diritti fondamentali: senza una identita' propria ne' cittadinanza, privati della liberta' di spostarsi e negato l'accesso alle cure mediche essenziali e all' istruzione. Immagini commoventi, crude, che documentano, testimoniano, si fanno voce della sofferenza del popolo Rohingya, nella speranza che magari qualcuno in grado di aiutarli li ascolti e si mobiliti per alleviarne le pene risolvendo così la loro disperata situazione. Vincenzo Floramo ci fa conoscere intimamente da vicino le madri e figli che popolano il campo birmano ritratti nella loro dolorosa quotidianeita' e solitudine.
Nell'altro reportage "Kareneverland" viene mostrata poi dal fotografo la vita del popolo Karen imprigionato nel meraviglioso "paradiso esotico" del campo profughi in Thailandia: un luogo di una bellezza naturale sconvolgente ,quasi magico, fuori dalla realta', simile alla leggendaria "isola che non c'e" , situata in una dimensione altra fuori dal tempo e dallo spazio ma purtroppo tragica e pericolosa prigione dalla quale il popolo Karen e' impossibilitato di fuggire.
Con Vincenzo Floramo la fotografia diviene strumento per documentare.
A nostro avviso il vero fotoreporter ha il compito di mostrare quelle situazioni borderline, ai confini, al "confino", tragiche, di sofferenza riuscendo nell' impresa di smuovere le coscienze  ed ottenere infine una mobilitazione, una risposta concreta, di aiuto e sostegno dal più alto numero possibile di persone. Proprio per questo a parer nostro Vincenzo Floramo e la sua fotografia si meritano profondissimo e smisurato riconoscimento e la necessita' di una infinita evidenza. Speriamo con cuore  che il nostro progetto riesca a garantirgli tutto questo.
(V.P)





NATURAL BORN STATELESS


KARENEVERLAND

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