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Francesco  SAMBATI
"Bonaccia"


"....La ricerca quindi di un essere ideale, perfetto, che tramite la Fotografia deve necessariamente essere protetto dall’insidie del Mondo  impedendone la contaminazione. Ecco quindi il Mondo altro, diverso, costruito dalle Polaroid in cui collocare le muse, la Dea e il Femminile Sacro....."






La Fotografia di Francesco Sambati è un tributo alla Donna, alla sua femminilità e bellezza, considerata nella totalità formale ed intima che le appartiene. Simili a dolci carezze, le sembianze assunte da queste Polaroid risultano cariche di affetto e ammirazione nei riguardi dell’universo femminile, raccontato con estrema sensibilità e delicatezza dal fotografo. Una dichiarazione di amore, di rispetto totale ed esemplare che innalza ed esalta la Donna in tutto il suo splendore ed eleganza, collocata all’interno del “rifugio dorato” ed accogliente prodotto dal mezzo Polaroid. Qui, la luce diffusa si “accorda” con l’ombra, nell’evidenziare ed impreziosire alcuni particolari e forme del corpo femminile insieme a caratteristiche profonde e valori distintivi dell’Essere Femmineo, presentato in tutto il suo seducente incanto.

Osservando così queste “magiche” Polaroid si è accolti  all’interno di una dimensione intima che trascende il corpo e conquista lo spirito, finendo rapiti ed ammaliati da un’entità suprema a cui nessuno mai è riuscito a resistere.
Francesco ci racconta allora un’idea di Donna; un’idea di femminilità che sembra essere presente proprio dentro lui stesso. Eleganza, delicatezza, sensualità, indipendenza, dignità, profondità e purezza d’animo appaiono infatti caratteristiche e valori traslati dalla sua interiorità,  indagati e riproposti nella sua Fotografia.
La ricerca quindi di un essere ideale, perfetto, che tramite la Fotografia deve necessariamente essere protetto dall’insidie del Mondo  impedendone la contaminazione. Ecco quindi il Mondo altro, diverso, costruito dalle Polaroid in cui collocare le muse, la Dea e il Femminile Sacro.

Ed ecco  il titolo della serie, “ Bonaccia”, che allude ad una dimensione di pura calma, di armonia; ad una condizione senza vento o disturbi alcuni, priva di “intemperie” e di Caos mondano si potrebbe aggiungere.
Così le Polaroid divengono piccoli frammenti cristallizzati, sospesi, al cui interno domina tranquillità e bellezza. Uno spazio che ristora, salvifico per lo spirito. Piccoli mondi composti di pura volontà e desiderio ma Universi a sé stanti nel quale fuggire e perdersi.
La Fotografia sembra allora divenire mezzo per esorcizzare l’interiorità e un qualcosa di bramato e sognato. Viene  messo in scena così l’oggetto desiderato ( che è idea)  ritratto in una molteplicità formale incantevole con lo scopo forse di riuscire a individuarlo e rappresentarlo nel modo piu’ preciso e fedele possibile.
Bonaccia quindi è un lavoro di grande interesse perchè appartiene a quei “gioielli” che riescono a  parlare in modo piu’ vero e sincero del proprio autore. E quando la Fotografia parla di particolare ed universale allo stesso tempo è sempre un capolavoro. (V.P)
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