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Sguardi di Donne sulle Donne del Mediterraneo
Sguardi di Donne sulle Donne del Mediterraneo Edizione Speciale
Dal 7 al 24 marzo "Sguardi di Donne sulle Donne del Mediterraneo" sarà alla Mediateca Santa Teresa di Brera a Milano. L'evento, a cura di Patrizia Varone, mette in mostra le ricerche fotografiche e lo sguardo verso le donne di Daniela Bazzani, Iole Capasso, Eleonora Carlesi, Elena Franco, Antonella Monzoni e Mara Scampoli.
"Lo Cunto" Associazione di Promozione Sociale in collaborazione con la Mediateca Santa Teresa di Brera, porta a Milano una serie di lavori delle fotografe che hanno avuto modo di esporre nei contesti della rassegna "Mediterraneo: fotografie tra terre e mare" nelle scorse edizioni.
"Sguardi di Donne sulle Donne del Mediterraneo" alla Mediateca Santa Teresa di Brera è un percorso espositivo "speciale" che pone l'accento sull'Italia e i Balcani.
Inaugurazione martedì 7 marzo alle ore 17
Sguardi di Donne sulle donne del Mediterraneo
Mediterraneo: fotografie tra terre e mare
a cura di Patrizia Varone
con Daniela Bazzani, Iole Capasso, Eleonora Carlesi, Elena Franco, Antonella Monzoni e Mara Scampoli
INAUGURAZIONE CON APERITIVO: GIOVEDI' 9 MARZO ORE 18.30
INGRESSO GRATUITO
GT Art Photo Agency Photographers:
Luca Barlocci, Franco Carlisi, Francesco Cito, Luca Cortese, Gianni Maffi, Carlo Riggi, Pio Tarantini, Daniele Vita
Curatrice: Giusy Tigano
INTRODUZIONE alla MOSTRA EVENTO
"Feeling Home" si propone come spunto di riflessione su un tema delicato, universale, estremamente attuale e di grande respiro. Si offre come spazio vivo di un confronto con noi stessi in una cornice di ispirazioni e di stimoli diversi: sotto l'ombrello "materno" e accogliente della Fotografia, si raccolgono suggestioni ispirate alla letteratura, alla musica, all'arte della rappresentazione teatrale, alla cultura del gusto, alla psicologia, alla storia, fino alla didattica per i più piccoli.
Il lavoro di ricerca dei Fotografi GT Art Photo Agency confluisce in una proposta artistica toccante su un argomento che non può lasciare indifferenti: quel viaggio che tutti hanno dovuto affrontare, prima o poi, nel proprio percorso di vita, oppure sognano di fare, un giorno. Nessun viaggio mai potrà restituirci identità o emozionarci di più del viaggio intimo e solitario che ci conduce a "casa".
C’è un luogo alle pendici del Pratomagno, in provincia di Arezzo, dove l’acqua del torrente Ciuffenna scava il suo cammino da secoli e si fa strada tra le turbine di un vecchio mulino a Loro Ciuffenna. Da secoli lì si consumano le giornate dei mugnai e le loro storie. Oggi vi si avvicendano due generazioni. padre e figlio che portano avanti, fuori dal tempo, un mestiere di fatica, sacrificio e attenzione. Ad un passo da lì il tempo va avanti frenetico, ma basta scendere nel vecchio mulino per scordare in quale secolo siamo, inebriati dal profumo della farina e dal suono dello scorrere dell’acqua che con la forza che le è propria danno sussistenza ad un paese che riconosce nel mulino la sua anima immortale.
Cenni storici
Il mulino di Loro Ciuffenna (Arezzo) è il più antico mulino ad acqua della Toscana tutt’ora funzionante. Costruito intorno all’anno mille ai margini di un orrido sul torrente Ciuffenna, è composto da 3 macine in pietra attivate da un albero centrale (ritrecine) su la cui estremità si trovano le pale che ne consentono il movimento sfruttando lo scorrere impetuoso dell’acqua. Le tre macine servono per il grano, per il granturco e per le castagne.
Monika Bulaj NUR. Appunti Afghani 40 stampe in bianco e nero
Monika Bulaj NUR. Appunti Afghani 40 stampe in bianco e nero
10 marzo – 24 marzo
Dal 10 marzo alle 18:00 al 24 marzo alle 18:00
La Stanza Delle Biciclette*, Via Battaglie 16, Brescia
Un viaggio solitario nella terra degli Afghani, con bus, taxi, cavalli, camion, a dorso di yak, dividendo il cibo, il sonno, la fatica, la fame, il freddo, i sussurri, il riso, la paura. Dal confine iraniano a quello cinese, armata soltanto di un taccuino e una Leica. Balkh, Panjshir, Samanghan, Herat, Kabul, Jalalabad, Badakshan, Pamir Khord, Khost wa Firing. Evitando i banditi targati Talib, seguendo la complicata geografia della sicurezza che gli Afghani conoscono, rifiutando di viaggiare ‘embedded’ coi militari, per ritrovare un mondo che dalla Maillart a Bouvier gli Europei amarono, la culla del Sufismo e di un Islam tollerante che ora, dopo dieci anni di presenza militare, l’Occidente si ostina a ignorare. La terra dei poeti odiata dai Taliban e minacciata dal nostro schema dello scontro bipolare. Una terra abbacinante, dai cieli sconfinati e così inondata di sole. Un Paese disperato, dove la donna è schiacciata dal tribalismo e l’oppio è la sola medicina dei poveri, ma dove una straniera può essere accolta in una moschea e l’incantamento dello straniero è vissuto come una benedizione. Una terra dove si rischia la vita solo andando a scuola e dove nelle periferie disperate i bambini si svegliano alle quattro del mattino per andare a prendere l’acqua con gli asini. Ma anche un Paese capace di ridere nei momenti più neri, rispettoso degli anziani, conscio che il solo futuro possibile sta nella scuola e nei bambini che domani saranno uomini. Nel giardino luminoso dell’Afghanistan ho trovato focolai di speranza nei luoghi più insperati, nel fondo più nero della disperazione.
http://www.monikabulaj.com/
www.vincenzocottinelli.it
www.vincenzocottinellistage.it
*La Stanza delle Biciclette è uno spazio non commerciale ideato e gestito da Vincenzo Cottinelli dal 2005 per la condivisione di fotografie e tematiche di qualità culturale e di impegno sociale (Luigi Ghirri, Randa Mirza, Chris Steele-Perkins, Pietro Masturzo, Antonella Gandini, Vincenzo Cottinelli, Tahar Djaout, Walter Almici, Michele Gusmeri con Eros Fiammetti)
Durante la serata presentazione e degustazione gastronomica
di prodotti d'eccellenza di produzione del "Divin Porcello"
- La mostra attraverso l'esposizione degli scatti dell'autore
illustra l'incidenza, casuale o strategica, dell'uomo non solo come figura fisica, ma anche come essenza, sul paesaggio e sull'ambiente contiguo. Rovesciando e mettendo in discussione l'abituale e fin troppo consueto approccio puramente "naturistico" e naturalistico.
Attraverso le sue foto Campani espone una visione istintiva, rapida e umanizzata del circostante e delle circostanze: una visione partecipativa e non mediata per ritrovarsi o forse perdersi realisticamente.-
E’ il Polesine, terra di fiumi, acque e paludi a ispirare la mostra “quando l’acqua”, promossa dalla Pro Loco di Adria e inserita nel ricco calendario d’iniziative rivolte all’arte contemporanea realizzate nell’abito del progetto “Una Visione Oltre - di mappe in mapping”, organizzato dalla Pro Loco e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando Culturalmente 2016. L’acqua, amica e nemica del territorio polesano e in modo particolare di quello adriese, è declinata in molteplici opere con l’utilizzo della pittura, della performance, del video e della fotografia. Di grande impatto emotivo, esse sono realizzate da nove straordinari giovani artisti. Riccardo Bandiera, Federica Barbieri, Silvia Bigi, Alexandra Marinova, Annamaria Mazzei, Ginevra Mei, Agata Raggi, Virginia Sartori, Ramona Zordini, sono i protagonisti di una mostra che negli intenti della curatrice, Carlotta Concilio “ …è metafora di una condizione essenziale per ogni individuo”. “Un rapporto, quello tra acqua e vita - continua Carlotta Concilio - intuito sin dai miti della creazione, ma che nel Polesine assume significati complessi che riguardano l’esistenza stessa dei propri abitanti”.
La mostra al Museo MAAD, la cui apertura è prevista venerdì 24 marzo alle ore 18.00, inaugura una serie di esposizioni realizzate in partnership con la Pro Loco, nelle quali artisti e curatori sono giovani di età inferiore ai 35 anni, finalizzate alla promozione della giovane arte di qualità come nelle intenzioni del progetto Una Visione Oltre.
L’ingresso alla mostra è libero e gratuito sino al 14 aprile con il seguente orario: dal martedì al venerdì, dalle 16.00 alle 19.00, il sabato e la domenica, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00
Più ti avvicini, più le più arroganti assunzioni si affievoliscono.
Sorgono i dubbi e le DOMANDE che ti poni sono le uniche risposte che troverai.
Ha senso prendersi sul serio?
Ha senso prendere la VITA sul serio?
Oppure ha più senso giocarci,
come fosse un GIOCO infantile ma profondo?
Ognuno sta semplicemente giocando al proprio GIOCO.
La realtà è SOPRAVVALUTATA.
è DALTONICA.
è INSOPPORTABILE.
Non c’è una sola realtà,
ma ce ne sono tante quante siamo NOI.
Si hanno storie di POTERE,
SEDUZIONE, SOLDI, FAMA,
CONOSCENZA, CREATIVITÁ e RIBELLIONE.
Ma quando il gioco sarà finito probabilmente solo quelli che hanno capito che era semplicemente un gioco, senza vincitori o vinti, saranno quelli FELICI.
FELICI di aver giocato secondo le proprio regole.
Mentre per quanto riguarda gli altri, per quelli che continuano a credere che tutto ciò sia serio, loro NON HANNO MAI GIOCATO.
Hanno solo aspettato che il gioco finisse.
Per quanto ci riguarda siamo tutti degli ARTISTI,
eterni BAMBINI senza niente da perdere.
Che vivranno per sempre con i nostri GIOCHI, i nostri SOGNI.
Le nostre REALTÁ.
http://www.fakerealities.com/
Photogrpahers
Anna Faragona (annafaragona.com)
Guido Gazzilli (guidogazzilli.com)
Charlie Kitchen (charliekitchenphotography.com)
Camilla Ricco (camillaricco.com)
Caroline Fayette (http://carolinefayette.com/)
Andrea D'Auria (http://dauriaandrea.com/)
Barbara Leolini (barbaraleolini.com)
Francesca de Chirico (francescadechirico.tumblr.com/)
Louis De Belle (louisdebelle.com/)
Philipp Pusch (www.philipp-pusch.de)
Francesca Ferrari (francesca-ferrari.com)
Vittoria Mentasti (vittoriamentasti.com)
David Neman (www.davidneman.se)
Evelyn Bencicova (evelynbencicova.com)
In collborazione con LaRoboterie
29.03
Gloria Gandolfini DJ set
@Bob & Gloria live set
30.03
Alessandro Ciferri (St.RoboT) DJ set
H.E.R. (Erma Pia Castriota) Live / Electro violin
31.03
Lady Maru DJ set
CASCAO & LADY MARU live set
Un evento culturale a cura di Andrea D'Auria, Caroline Fayette, Philipp Pusch, Olof Larsson e Nadia Gravina fotografi e artisti emergenti dalla scena Berlinese parte integrante del Blender Studio
Transizioni Rassegna internazionale del film fotografico dopo Bologna arriva a Bergamo per la sua TERZA edizione.
Dal 30 marzo al 2 aprile il film fotografico si diffonde nella città per accompagnare il pubblico alla scoperta della fotografia come supporto e apporto a una narrazione dinamica e interdisciplinare.
Nei tre giorni a ingresso gratuito, oltre 50 film fotografici provenienti da tutto il mondo saranno proiettati in spazi storici e prestigiosi della città, come il chiostro del Carmine o le ex prigioni di Sant’Agata.
La fotografia tra editoria industriale e editoria domestica
La fotografia tra editoria industriale e editoria domestica
Incontro con Lucia Baldini
sabato 11 marzo 2017 ore 18:00
fsmgallery - via San Zanobi 19r, Firenze
Lucia Baldini racconta per immagini dagli anni ottanta.
Inizia a collaborare con festival e compagnie di teatro, danza e musica, in particolare per oltre 12 anni con Carla Fracci.
Dall’incontro con Carlo Mazzacurati si è lasciata appassionare dal mondo del cinema.
Ha esposto i suoi lavori tanto in Italia quanto all’estero, e conduce seminari e laboratori sulla fotografia di scena. Da sempre porta avanti un suo progetto legato all’onirico.
«L’essenziale è invisibile agli occhi», dice la volpe al piccolo principe di Saint-Exupéry. E lui ripete la frase tra sé e sé per non dimenticarla.
Ma davvero la materia di cui l’uomo impasta i suoi sogni più grandi è destinata fatalmente a restare un mistero incomunicabile? E possiamo usando solo la fotografia esplorare idee profonde su noi stessi o sulla società?
La realtà è diventata qualcosa di sempre più complesso da capire, con il rischio quando si fotografa di rinforzare semplicemente uno stereotipo.
Attraverso esercizi pratici e studiando l’esempio di progetti fotografici che riescono a raccontare temi come la memoria, la spiritualità, il cambiamento e le preoccupazioni del mondo contemporaneo, questo workshop inizierà i partecipanti all’utilizzo di varie tecniche per riuscire a fotografare e raccontare proprio quello che non si vede.
Obiettivi
Lo scopo del workshop è fornire gli strumenti necessari per raccontare temi difficili da comunicare perché non direttamente fotografabili. Verranno forniti esempi e affrontate esercitazioni e metodologie pratiche che aiuteranno tutti i partecipanti a creare l’inizio di un progetto su una idea che vogliono esplorare.
Target
Il workshop si rivolge:
• a tutti coloro che vogliono sperimentare nuovi modi di costuire un progetto fotografico
• a chi si interroga sul significato di quello che vediamo e su come investigare e raccontare storie su temi come la memoria, la spiritualità, il cambiamento, i sensi, etc.
• a chi vuole associare alla propria esperienza fotografica pratiche artistiche o di ricerca
Metodo e Contenuti
Nel corso del workshop verranno approfonditi questi temi:
• Cosa sono il linguaggio visuale e lo stile e come possono essere utilizzati in modo creativo
• Il progetto fotografico come ricerca
• Utilizzare documenti e immagini di altri (da archivi, musei, album di famiglia,etc.)
• Interazione con i soggetti: intimità e performance
• Cosa è la narrativa nell’essay fotografico
• Presentazione di un progetto sotto forma di libro o di mostra
Sono programmate diverse esercitazioni per mettere in pratica la teoria. Alla fine del primo weekend gli studenti inizieranno un progettino per la durata di un mese, che diventerà materia di analisi nel secondo weekend.
Le attività e temi del corso verranno intervallati dalla presentazione di alcuni progetti fotografici: Broken Manual di Alec Soth, Redheaded Peckerwood di Christian Patterson, i libri di Broomberg and Chanarin, etc.
Durata: 4 giorni su 2 weekend (25/26 marzo e 29/30 aprile)
COSTI RIDOTTI PER PRENOTAZONI FINO AL 12 MARZO
Informazioni e dettagli completi sul workshop su: http://www.riu-project.com/laboratori-di-sperimentazione-creativa/fotografia-nuove-indagini/fotografare-linvisibile/
Dopo il grande successo del workshop di street photography tenutosi a Venezia, la prossima tappa è Bologna.
La coppia fissa Alex Liverani e Matteo Sigolo in collaborazione con il collettivo InQuadra - Street Photography, Fujifilm Italia e il gruppo Fuji X Series Club Italia Facebook organizza una due giorni di full immersion che rivoluzionerà il vostro modo di osservare la quotidianità.
Per info: http://www.inquadra.org/workshop-street-photography-alex-liverani-matteo-sigolo-bologna-25-26-marzo-2017/
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